Trasformazioni in corso per le biblioteche specialistiche
Il CoBiS, Coordinamento delle Biblioteche Speciali e Specialistiche di Torino, ha avviato negli ultimi anni due iniziative al fine di migliorare la fruizione del patrimonio librario e archivistico: il progetto CoBiS LOD, sui Linked Open Data applicati ai dati catalografici di 12 biblioteche, e il progetto CoBiS Digital Library & Archives, con l’obiettivo di creare una collezione digitale di beni librari e archivistici.
Vista l’emergenza sanitaria in atto, l’evento di presentazione di una versione rinnovata del portale Linked Open Data (dati.cobis.to.it), previsto inizialmente per il 6 maggio 2020, si è svolto eccezionalmente in modalità digitale: Dai Linked Open Data agli strumenti wiki. Trasformazioni in corso per le biblioteche specialistiche è una collezione di video autoprodotti dai relatori, e disponibili sul canale Youtube del CoBiS. I diversi interventi presentano i progetti avviati ed espongono i risvolti positivi della collaborazione tra il mondo Wiki e le biblioteche specialistiche.
- Chiara Veninata, ICCD (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) e progetto ArCo, che ha analizzato il lavoro di modellazione delle ontologie di ArCo sul patrimonio culturale e di pubblicazione dei Linked Open Data sul sito per implementare il knowledge graph del patrimonio culturale;
- Valentina Sonzini e Fiammetta Sabba, che hanno raccontato l’esperienza della Summer School sui LOD per i beni culturali di Ravenna, riportando esempi di applicazioni concrete sviluppatisi a seguito;
- Marco Chemello, Wikimedia Italia, che ha raccontato la collaborazione tra il mondo wiki e le istituzioni culturali italiane con lo scopo di sviluppare negli operatori culturali le conoscenze necessarie per pubblicare contenuti su Wikipedia e promuovere la cultura aperta e collaborativa;
- Federico Morando e Giorgio Bevilacqua, per Synapta srl, che hanno presentato il portale Linked Open Data sviluppato per il CoBiS;
- Matteo Romolini, Space SpA, che ha presentato il progetto CoBiS Digital Library & Archives, raccontando il processo di digitalizzazione e pubblicazione di documenti bibliografici e archivistici.
Per sapere di più scarica il programma dell’evento virtuale: Dai Linked Open Data agli strumenti Wiki.
Il portale Linked Open Data del CoBiS: integrazione, arricchimento e condivisione dei dati bibliografici
Il progetto CoBiS LOD nasce con lo scopo di generare collegamenti e arricchimenti dei dati bibliografici delle biblioteche aderenti alla sperimentazione.
Nel ruolo di partner tecnologico Synapta ha sviluppato l’infrastruttura tecnica e i processi di trasformazione e arricchimento dei dati bibliografici tramite i Linked Open Data.
Cosa sono i Linked Open Data? Si tratta di una modalità per la pubblicazione dei dati sul Web in modo strutturato e aperto secondo uno specifico formalismo, risultando in relazione tra loro; la natura delle relazioni è esplicitamente espressa e i dati divengono interrogabili semanticamente. I dati così strutturati possono essere interpretati dalle macchine e le diverse risorse, identificate univocamente, possono essere collegate a fonti esterne unificando le informazioni pubblicate da soggetti diversi nel Web.
Per approfondire, Federico Morando, CEO di Synapta, lo spiega in questo video.
Utilità dei Linked Open Data per il mondo delle biblioteche
I Linked Open Data sono importanti per le biblioteche perché offrono la possibilità di integrare tra loro cataloghi che, per loro natura, possono essere anche molto eterogenei sia dal punto di vista delle tecnologie utilizzate per la catalogazione sia per la tipologia dei contenuti, sebbene possano avere alcuni autori e volumi in comune.
Rappresentando i dati dei cataloghi secondo il formalismo standard si potrà ampliare il contesto informativo del catalogo con le informazioni collegate della Linked Open data Cloud.
Tra gli standard per la rappresentazione, nel caso specifico del CoBiS, è stata scelta l’ontologia Bibframe 2, standard specialistico per rappresentare i dati in ambito bibliotecario e proposto per la descrizione delle risorse come possibile successore del MARC (MAchine Readable Cataloguing), formato per la rappresentazione dell’informazione bibliografica.
In questo modo i dati del catalogo risultano collegati a risorse liberamente disponibili su Wikidata, database della conoscenza libera, che può essere considerato come “hub dei collegamenti” in quanto raccoglie per ogni risorsa descritta gli identificativi relativi alla stessa risorsa disponibili in altre fonti come ad esempio Internet Archive, Wikipedia, VIAF, BNF, Library of Congress.
Per approfondire Federico Morando parla in questo video dell’importanza dei Linked Open data per le biblioteche.
Visita guidata del portale Linked Open Data del CoBiS
L’esplorazione ha inizio dalla Home Page del portale dati.cobis.to.it, che presenta una buca di ricerca attraverso cui è possibile cercare le opere presenti nel catalogo.
Per agevolare la ricerca, i dati catalografici vengono suddivisi in due sezioni: autori e opere.
La ricerca dell’autore può essere effettuata per nome e cognome, mentre è possibile cercare un’opera per titolo, data dell’edizione o nome dell’autore.
Qual è la particolarità del portale?
Grazie ai collegamenti stabiliti tra i cataloghi delle biblioteche del CoBiS e le fonti della Linked Open Data Cloud, le pagine degli autori vengono alimentate con le informazioni recuperate in tempo reale dalla rete e che quindi risultano aggiornate ogni volta che le fonti esterne vengono arricchite con nuovi dati (come ad esempio le date di nascita, data di morte, luoghi, ecc.).
Ogni pagina presenta dei collegamenti a fonti esterne relativi all’autore come VIAF, Library of Congress, Internet Archive, SBN, Wikidata e nell’ambito musicale ad esempio a MusicBrainz; mentre, per le opere, oltre agli interlinking e ai metadati descrittivi, è disponibile anche una versione digitale dell’opera (se disponibile su Internet Archive, per esempio, in quanto digitalizzata nell’ambito del progetto CoBiS Digital Library & Archives).
Ma come sono stati determinati questi collegamenti con fonti esterne, chiamati Interlink?
In parte con procedure automatiche attraverso l’individuazione dei codici identificativi degli autori presenti sul catalogo del CoBiS e le fonti esterne Wikidata, SBN e VIAF; in parte con una procedura semiautomatica tramite un’interfaccia grafica che richiede la validazione manuale dei collegamenti: OLAF – Open Linked Authority File.
Ecco come funziona: in primo luogo, l’interfaccia di OLAF mostra le informazioni relative a un autore presenti sul catalogo del CoBiS, informazioni che OLAF utilizza per interrogare le fonti esterne Wikidata e VIAF per individuare i candidati per un possibile collegamento.
Le informazioni ottenute vengono presentate graficamente a fianco alle informazioni del CoBiS per consentirne un confronto e contengono un suggerimento ipotetico generato automaticamente sulla base degli elementi in comune tra i candidati.
Una volta individuata l’uguaglianza tra i candidati e validato il collegamento, in automatico la pagina del CoBiS relativa all’autore in questione verrà aggiornata con i dati provenienti dalle fonti esterne che sono state appena collegate.
Per chi volesse esplorare il portale Giorgio Bevilacqua, COO di Synapta, spiega componenti e funzionalità in questo video:
Prospettive di crescita, arricchimento e sinergie con altri progetti LOD istituzionali e di community
Per concludere, per dimostrare le potenzialità dell’interlinking, Federico Morando mostra i risultati ottenuti interrogando i dati dei cataloghi pubblicati.
Ad esempio, mostra una mappa con i luoghi in cui autori del CoBiS hanno studiato, sfruttando gli interlink e i dati presenti sulle fonti esterne collegate, come le informazioni relative alle università presenti su Wikidata.
Oppure, è anche possibile impostare una query per scoprire quali opere diventeranno a breve di pubblico dominio, informazione molto utile ad esempio nel contesto di un progetto di digitalizzazione.
Come è possibile vedere, in questo modo i dati interagiscono tra loro per rispondere a domande complesse; acquisire i dati provenienti da altre fonti integrando i propri dati significa sottrarre i propri dati all’obsolescenza, arricchirli in automatico con dati aggiornati in tempo reale, valorizzarli e usarli per effettuare ricerche specifiche e incrociate.
Scopri le potenzialità dell’interlinking attraverso l’approfondimento video di Federico Morando in cui vengono confrontati esempi di data visualization e i miglioramento dei risultati di ricerca con il popolarsi degli interlink nel periodo di lavoro del progetto.