Sabato 2 marzo 2019. Anche quest’anno abbiamo organizzato a Torino una giornata dedicata all’Open Data Day presso Rinascimenti Sociali, in collaborazione con il Centro Nexa e SocialFare.
L’obiettivo era quello di fornire ai cittadini gli strumenti per entrare in contatto con gli open data della pubblica amministrazione, capire il flusso dei soldi pubblici e promuovere la trasparenza.
La giornata si è articolata in due momenti: la prima parte è stata dedicata alle presentazioni dei relatori invitati e la seconda parte al dibattito e scambio di idee con i partecipanti divisi per argomento di interesse in due focus group.
Una mattina ricca di interventi
Dopo l’apertura introduttiva di Federico Morando sull’argomento, il primo intervento di Giampaolo Sellitto ha catturato l’attenzione di tutti i partecipanti parlando, in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, istituita nel 2010 e gestita dall’Autorità Anticorruzione, e del suo utilizzo come mezzo garante della
“trasparenza e del controllo in tempo reale dell’azione amministrativa per l’allocazione della spesa pubblica in lavori, servizi e forniture, anche al fine del rispetto della legalità e del corretto agire della pubblica amministrazione e prevenire fenomeni di corruzione” (D.Lgs. n. 235 del 30 Dicembre 2010 all’art. 62 bis).
Le informazioni che contiene sono suddivisibili in quattro macro-aree quali Bandi di gara e appalti, Ciclo di vita dei contratti, Anagrafica e Casellario, e i principi chiave della banca dati sono quelli di:
- integrare in un’unica base dati le informazioni relative alle attività amministrative pubbliche raccolte;
- avere a disposizione dati affidabili, aggiornati, sicuri e confrontabili nel tempo.
Il modello della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici è stato premiato dall’UE, si tratta però di un modello centralizzato e chiuso che non consente l’accesso ai cittadini e che si contrappone al modello dei dati previsto dalla Legge 6 novembre 2012, n. 190, per il rispetto della quale le pubbliche amministrazioni pubblicano sul loro sito entro il 31 gennaio di ogni anno informazioni sui procedimenti di autorizzazione o concessione e scelta del contraente per l’affidamento dei lavori, forniture e servizi, con riferimento alle modalità di selezione, liberamente consultabili dai cittadini.
A tal proposito attenzione è stata rivolta agli strumenti di pagamento, al CIG (codice identificativo di gara), al CUP (codice unico di progetto), alla struttura dei dati dei contratti pubblicati e al ruolo ricoperto da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).
Per approfondire consulta le Slide Flussi dei soldi pubblici di Giampaolo Sellitto.
Giorgia Lodi ha proseguito permettendo ai partecipanti di scoprire tecnicamente la struttura degli open data affrontando il tema delle ontologie e presentando OntoPiA, modello per la pubblica amministrazione che definisce un linguaggio comune per l’interscambio di dati comprensibili sia per gli umani sia per le macchine, e l’ontologia dei contratti pubblici.
Concetto portante della presentazione l’importanza di creare una rete di dataset collegati tra loro, è questo fattore a valorizzare i dati e non la loro quantità.
Creare il grafo della conoscenza della Pubblica Amministrazione italiana è proprio l’obiettivo di OntoPiA che:
- definisce un linguaggio comune per l’interscambio dei dati (interoperabilità semantica);
- definisce uno standard, modello formale, elaborabile dai computer e leggibile da umani;
- avvia la creazione di dati nativamente collegati, fornendo gli schemi per creare e interrogare il grafo.
Collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo comune è fondamentale e un buon esempio è rappresentato dalla collaborazione pubblico-privato tra il nostro team Synapta, ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), CSI-Piemonte (Consorzio per il sistema informativo) e AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per lo sviluppo dell’ontologia PublicContract.
Per approfondire e scoprire struttura ed elementi principali dell’ontologia consulta le Slide OntoPiA di Giorgia Lodi.
A proseguire Francesca Ansaldi di CSI-Piemonte presenta il progetto OsservAppalti Piemonte, servizio sperimentale per la divulgazione dei dati sugli appalti pubblici del Piemonte attraverso l’uso dei linked data e tecnologie semantiche, in cui sono coinvolti sia il Consorzio per il Sistema Informativo, sia l’Osservatorio Regionale sui Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Sez. Regionale di Osservatorio Nazionale presso ANAC), sia il nostro team Synapta.
Qual è l’obiettivo del progetto?
- rappresentazione efficace ed intuitiva della conoscenza del contesto dei contratti pubblici;
- arricchimento dei dati raccolti dall’Osservatorio Regionale sui contratti publici con dati esterni, grazie ai linked data e tecnologie semantiche;
- osservazione di fenomeni correlati ai temi di trasparenza ed anticorruzione e monitoraggio della spesa pubblica piemontese.
Utilizzando i dati del progetto i prossimi passi prevedono la definizione di un’ontologia, la triplificazione dei dati (formalizzazione necessaria per la trasformazione in liked data), inserimento di link a dati esterni, realizzazione di un portale per la divulgazione e consultazione di dati, statistiche ed infografiche sia da parte di addetti ai lavori sia di cittadini.
Per approfondire e scoprire i dettagli sul progetto e la piattaforma consulta le Slide OsservAppalti di Francesca Ansaldi.
A concludere la mattina delle presentazioni l’intervento della Prof. Avv. Gabriella M. Racca, Professoressa di diritto amministrativo, UNITO, che ha parlato della convenzione stipulata con ANAC per studiare i dati dell’Anticorruzione ed espresso il suo interesse verso le iniziative intraprese e i progetti in atto esposti dai relatori, considerando costruttiva l’idea di intraprendere una collaborazione.
Il pomeriggio delle idee
Federico Morando ha dato inizio alla seconda parte della giornata affrontando il tema della necessità di numerose fonti open data di qualità, necessarie per realizzare tutti i progetti esaminati.
A tal proposito la formazione di uno dei focus group su Data Quality, in quanto è risultato interessante per i partecipanti approfondire l’aspetto riguardante la qualità dei dati pubblicati dalle pubbliche amministrazioni visto il problema di dati incoerenti, a causa di diverse tipologie di errori (di battitura, copia e incolla, struttura, etc.), e l’uso non ancora omogeneo dei formati richiesti per la pubblicazione (ancora in PDF, CSV e non XML).
Punti di discussione e proposte:
- indicatore di qualità dei dati e classifica sul livello di trasparenza;
- validatore per i file publicati dalla pubblica amministrazione;
- documentazione con indicazioni più specifiche sul contenuto dei campi da compilare e su ipotetici errori da evitare;
- piattaforma per compilazione, validazione e invio dei dati ad ANAC per evitare l’invio di link errati tramite pec.
Il secondo focus group si incentrava su Cittadini e Open Government Data, discutendo su come semplificare la ricerca delle informazioni e fornire strumenti di analisi per interpretare i dati della ricerca effettuata, a partire dal nostro motore di ricerca dei contratti pubblici italiani.
Sono emerse proposte per interfacce che prevedano una profilazione utenti per tipologia, un maggiore coinvolgimento dell’utente e documentazione su come interrogare il motore di ricerca.
La giornata è stata ricca di spunti, per approfondire sono disponibili le slide sulla pagina dell’evento Open Data Day 2019, le foto sulla nostra pagina Facebook e i video degli interventi dei relatori:
Giampaolo Sellitto – Flusso dei soldi pubblici;
Francesca Ansaldi – OsservAppalti;
Prof. Avv. Gabriella Margherita Racca e chiusura lavori.
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita dell’evento e tutti coloro che hanno partecipato e accolto con entusiasmo il nostro invito.
Arrivederci al prossimo appuntamento!